Condividi
Home » Ente Parco » News e comunicati

Batti becco. Il tambureggiamento dei picchi

Natura ambiente. Rubrica a cura di Lorenzo Maffezzoli

( Calvatone, 15 Dicembre 2022 )

NATURA AMBIENTE, RUBRICA A CURA DI LORENZO MAFFEZZOLI

Batti…becco

Tutti conoscono il canto melodico di determinate specie di uccelli, pensiamo ad esempio allo splendido canto dell’usignolo, o il vociare serale incessante dei rondoni nei centri storici attorno alle torri e ai vecchi campanili, che immancabilmente ci riporta alle tiepide serate estive.
Altri suoni, a volte non considerati, vengono emessi non dalla “voce” dei nostri amici pennuti, ma utilizzando altre strategie: un esempio è il “tambureggiare” dei picchi sui tronchi con il becco.
Lungo i rivali, nei boschetti del nostro territorio, anche nei giardini urbani, è facile ascoltare questi ritmici battiti, soprattutto la mattina presto. Udibili un po’ tutto l’anno, sono però più frequenti già dal tardo inverno fino a primavera inoltrata.
Il significato di questo comportamento è comunicare la propria presenza ad eventuali rivali, delimitando un determinato territorio, attirare l’attenzione di un partner o più semplicemente ribadire la propria “forza”, la propria “bellezza”, emettendo un bel suono forte e ritmato.
Nel tambureggiare i picchi percuotono il tronco, oppure un ramo, cercando quelli cavi che possano avere un effetto di cassa di risonanza. La percussione è rapidissima fino a decine di volte al secondo, e la frequenza di battito è discriminante per riconoscere le diverse specie.
Le due specie più comuni di picchi, il Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major) e il Picchio verde (Picus viridis), sono facilmente contattabili nei più svariati ambienti; requisito fondamentale è la presenza di piante adulte, anche vetuste, con abbondanza di legno morto dove, oltre a tambureggiare, possano trovare gli insetti di cui si cibano, costruire il loro nido (scavato nel tronco degli alberi) e allevare la prole.
Una specie poco conosciuta, la più piccola come taglia, molto localizzata, che abita poche aree boscate soprattutto in zone golenali, è il Picchio rosso minore (Dryobates minor), delle dimensioni di un passero, difficilmente osservabile per le abitudini schive e l’abitudine ad utilizzare per l’alimentazione quasi esclusivamente la parte più alta delle chiome degli alberi. Il suo ritmico tambureggiare è quello con la frequenza di battito più rapida, tra i picchi del nostro territorio.
Un breve video riguardante, il tambureggiamento del Picchio rosso minore è osservabile al seguente link:
https://youtu.be/xL5IQLdOUGc
Buona visione!!

picchio rosso minore
picchio rosso minore
 
Vuoi inviare una segnalazione di inaccessibilità di questo sito web?Invia segnalazione
© 2024 Parco Regionale Oglio Sud
Piazza Donatore del Sangue, 2
26030 Calvatone (CR)
Tel. 0375/97254 - Fax 0375/97507
E-mail: info@ogliosud.it PEC: ogliosud@pec.it
C.F. 90002650191
Macroinvertebrati d'acqua dolce