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Progetto Anatre

Descrizione

Realizzato in collaborazione con iI WWF Italia, si inserisce nel più vasto progetto di rinaturalizzazione della riserva Le Bine ideato ed attuato dal WWF che prevede il raddoppio della zona umida e un netto incremento delle superfici boscate in 10 anni (1995-2005).

Obiettivi

Nel 1991 il WWF ha promosso il "Progetto Anatre" per cercare di favorire il ripristino e consolidare le popolazioni italiane di alcune specie di anseriformi attraverso progetti mirati di reintroduzione e ripopolamento. L'iniziativa coinvolgeva 12 oasi del WWF Italia e interessava diverse specie di anatre.

Interventi

Nelle Oasi sono stati allestiti dei recinti di prerilascio dell'ampiezza variabile da 700 a 2.500 mq collocati in luoghi strategici dell'area interessata, tutti superiormente aperti per consentire il contatto tra le popolazioni selvatiche e quelle stabulate. Delle anatre ospitate nel recinto alcune presentano le ali tarpati per consentire una presenza costante, altre sono ad ala intera per favorire il contatto con i selvatici. Tutti gli individui ospitati nelle Oasi sono stati marchiati individualmente mediante l'apposizione di anelli colorati che ne consentono l'individuazione a distanza. I gruppi di anatre ospitati nei recinti provengono da diversi allevamenti per garantire una buona variabilità genetica. Nella riserva naturale il progetto è stato avviato nel 1992 con la liberazione di alcuni esemplari di Oca selvatica nella palude ed è proseguito nel 1995 con la costruzione di un recinto di riproduzione e acclimatamento. Successivamente nel recinto sono stati liberati alcuni individui. Il recinto e le anatre rilasciate nello "stagno nuovo" hanno subito notevoli vicissitudini (predazione da parte di Astore, Volpe, 2 alluvioni, malattie ed infine il furto nel febbraio del 1998) fino ad arrivare al numero attuale estremamente ridotto. II recinto ha però svolto un indubbio ruolo per la fruizione e l'educazione. Sotto l'aspetto naturalistico ci sembra importante invece la funzione di richiamo svolta da questi esemplari, nei confronti delle selvatiche in particolare per le Alzavole. Successivamente al furto il recinto non è più utilizzato per gli scopi iniziali. Gli stagni sono stati invece rimodellati per ospitare altri piccoli animali ed in particolare la Rana di Lataste.

  • Moretta tabaccata (Aythya nycora)
    Attualmente in Italia è presente durante le migrazioni mentre nidifica sporadicamente in poche aree. In tempi storici era sicuramente più diffusa. In Europa è ovunque in contrazione. Frequenta zone paludose di acqua dolce, con fondali di media profondità e ricche di vegetazione palustre sommersa, galleggiante ed emergente. Individui rilasciati: 76
    A Le Bine non sono stati osservati individui selvatici.
  • Alzavola (Anas cretto)
    In Italia è migratore regolare, svernante. Sono segnalate 30-60 coppie nidificanti. Probabilmente era più diffusa in tempi storici e la sua conservazione nel nostro paese è seriamente minacciata dall'alterazione degli ambienti riproduttivi. Frequenta zone umide d'acqua dolce, anche di ridotte dimensioni e con acque poco profonde. Individui rilasciati: 55.
    A Le Bine la si può osservare facilmente nel periodo invernale.
  • Marzaiola (Anas querquedula)
    In Italia è migratore regolare, svernante e nidificante irregolare. Sono stimate 100-200 coppie nidificanti concentrate nelle regioni settentrionali. Frequente in primavera ed in particolare nel mese di marzo (da cui il nome) la si può osservare anche durante la migrazione autunnale. La specie mostra un declino generalizzato in tutta Europa. Individui rilasciati: 8.
    A Le Bine la si osserva facilmente in primavera.
  • Mestolone (Anas dypeata)
    In Italia è migratore regolare, svernante, e nidificante. Nel periodo riproduttivo frequenta preferibilmente acque salmastre di lagune e stagni costieri. I nidi vengono costruiti su isole erbose. AI di fuori del periodo riproduttivo lo si trova sia in acque marine, sia dolci purché poco profonde e ricche di nutrimento. In Italia nidifica nelle Valli di Comacchio. Una caratteristica della specie è la notevole superficie filtrante del becco adatta a filtrare l'acqua melmosa per raccogliere piccoli invertebrati. Individui rilasciati: 6.
    A Le Bine lo si può osservare in inverno.
  • Codone (Anas acuta)
    In Italia è migratore regolare, svernante e nidificante irregolare. Nel periodo non riproduttivo frequenta ambienti acquatici con acque basse e ricche di vegetazione sommersa. Individui rilasciati: 14.
    A Le Bine lo si osserva sporadicamente nel periodo invernale.
  • Fischione (Anas Penelope)
    In Italia è migratore regolare, svernante, nidificante irregolare. Nel nostro Paese mancano dati precisi relativi alla nidificazione. E' una specie fortemente gregaria al di fuori del periodo riproduttivo quando forma gruppi di migliaia di animali. Nidifica in acque basse, prive di vegetazione riparta troppo fitta. Al di fuori del periodo riproduttivo frequenta spazi aperti privi di vegetazione arborea con ampia visibilità. Individui rilasciati: 6.
    A Le Bine lo si osserva in maniera irregolare in inverno, inizio primavera.
  • Oca selvatica (Anser anser)
    In Italia è migratore regolare, svernante e nidificante. Era segnalata come nidificante nel '700 nelle paludi del Ravennate e in Toscana, è però probabile che la specie in passato fosse più diffusa in molte paludi successivamente prosciugate. II fattore limitante principale per la conservazione della specie in Italia deve essere individuato nelle persecuzioni e nel disturbo cui questo uccello è stato oggetto. Nel periodo riproduttivo la specie predilige le zone umide d'acqua dolce, non profonde con ricca vegetazione palustre. Individui rilasciati: 6.
    A Le Bine non sono stati osservati individui selvatici.

(foto di: Archivio Parco Regionale Oglio Sud)

(foto di: Archivio Parco Regionale Oglio Sud)

(foto di: Archivio Parco Regionale Oglio Sud)
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