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Censimento degli uccelli acquatici svernanti nel Parco Oglio Sud 2004

Relazione finale
In seguito alla collaborazione con il consorzio Parco Oglio Sud, relativa all'attività di coordinamento del censimento degli Uccelli acquatici svernanti nell'area protetta (Delibera C.d.A. n.164 del 30/10/2003), viene presentata la relazione riguardante l'attività in oggetto.

Attività previste dall'incarico

1. Programmazione dell'attività di censimento, con scelta dei collaboratori volontari e di localizzazione dei censimenti stessi
Come di consueto all'inizio di gennaio sono stati contattati tramite lettera (allegato 1) i potenziali rilevatori, scelti, di intesa con l'Ente Parco stesso, tra le GEV, le Associazioni ambientaliste, rilevatori abituali, birdwatchers e appassionati locali. Un numero soddisfacente di persone ha dato la propria disponibilità, in particolare Gianni Arrigoni, Angelo Beltrami, Flavio Bonetti, Emiliano Castellucchio, Graziella Foina, Maurizio Gilberti, Guido Lupi, Pierangelo Pellini, Giorgio e Laura Poli, Daniele Sarzi Sartori, Sandro Savio, Fulvio Sudati e Giuseppe Tenedini.

Continui contatti sono stati mantenuti con Diego Rubolini del Coordinamento Censimento Uccelli Acquatici Svernanti Lombardia, per la definizione e delimitazione delle aree da censire, la compilazione delle schede di rilevamento, nonché l'aggiornamento in tempo reale dell'avanzamento lavori.

2. Servizio d'informazione tecnico-scientifica

3. Istruzione dei rilevatori
Ai rilevatori, in quanto già sufficientemente competenti, non è stato necessario fornire un supporto formativo; sono stati istruiti brevemente sulle modalità di censimento e comunque il sottoscritto si è reso disponibile, per tutto il periodo di attività, per informazioni e supporto tecnico-scientifico.

4. Direzione delle attività di censimento effettuate da volontari
Dopo aver ricevuto le conferme di collaborazione da parte dei volontari, è stato stilato un calendario di massima delle uscite, tenendo conto della disponibilità e capacità dei singoli, nonché della necessità di svolgere, possibilmente in date ravvicinate, il censimento di zone contigue. I rilevatori sono stati informati sulle uscite programmate e di volta in volta coordinati nelle attività. Durante il periodo di rilevamento il calendario è stato modificato / integrato in base allo stato di avanzamento lavori e/o alle problematiche sorte (impraticabilità per nebbia, ecc.).

5. Predisposizione della modulistica necessaria per la raccolta dei dati in campo

6. Registrazione dei dati raccolti su data-base informatico
Le osservazioni sono state redatte su apposite schede rispecchianti la modulistica standardizzata predisposta a livello nazionale dall'I.N.F.S. (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica) (allegato 2). E' stato creato un data-base informatico in EXCEL (i risultati sono riassunti in Tab.IV); la copia del file in formato ".xls" viene allegata alla presente.

7. Presentazione della relazione finale

La presente relazione costituisce la "relazione finale", e viene presentata entro i termini indicati.

8. Organizzazione di due incontri con i rilevatori (uno prima ed uno al termine dei censimenti)
Di concerto con la direzione del Parco non si sono resi necessari incontri con i rilevatori, anche perchè sarebbe risultato difficile concordare una data di ritrovo compatibile con gli impegni di tutti. Al termine delle attività una copia della presente relazione sarà consegnata dal Parco ad ogni rilevatore come ragguaglio sui risultati e sulle considerazioni scaturite. Inoltre un resoconto generale del censimento è stato pubblicato sulla Gazzetta di Mantova in data 15 febbraio 2004 (allegato 4).

9. Invio dei dati rilevati all'INFS e al Parco Oglio Sud
Le schede di rilevamento compilate sono state spedite al Coordinamento Censimento Uccelli Acquatici Lombardia, nella persona di Diego Rubolini (che provvederà a trasmettere i dati all'INFS), e al Parco Oglio Sud, in data 18 febbraio 2004. Si allega copia della lettera accompagnatoria (allegato 3).


Censimento degli uccelli acquatici

Come ogni anno nel mese di gennaio, dal lontano 1967, l'International Waterfowl Research Bureau (IWRB, ora Wetlands International) coordina il censimento internazionale degli uccelli acquatici (International Waterfowl Census, IWC) del Paleartico Occidentale. Il progetto ha lo scopo di studiare la distribuzione e la consistenza numerica delle popolazioni di questi uccelli. Le informazioni sulle variazioni delle consistenze numeriche delle varie popolazioni rilevate nel corso degli anni, permettono di elaborare corrette strategie di conservazione e gestione faunistica.

I primi risultati di questa attività sono analizzati da Règer et al. (1988), mentre l'analisi dei dati del quinquennio 1991-1995 per l'Italia, è reperibile nel lavoro di Serra et al. (1997). Di completamento, l'ultimo aggiornamento per l'Italia relativo al decennio 1991-2000 di Baccetti et al. (2002).

Il coordinamento per l'Italia è affidato all'INFS, Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica. Per la Lombardia il coordinamento regionale è affidato a Diego Rubolini - Dipartimento di Biologia Animale Università di Pavia.

I dati raccolti riguardanti il territorio del Parco Oglio Sud, vengono inviati in originale al coordinamento regionale che provvederà a trasmetterli all'INFS, dopo aver stilato un resoconto per la regione.


Raccolta dei dati

L'attività di censimento si è svolta nel periodo 6-23 gennaio 2004, coprendo il territorio delle zone umide codificate per la zona del parco. Così come la metodologia standardizzata a livello internazionale, è stato utilizzato il metodo del conteggio diretto di tutti gli individui presenti in una certa area, o la stima in caso di stormi molto consistenti. I totali per sito risultano quindi spesso ricavati dalla somma sia di stime che di conteggi assoluti e/o parziali, e non vengono arrotondati o in alcun modo trasformati (Serra et al., 1997; Bibby et al., 1992).

A questo proposito c'è da precisare che le tecniche di censimento utilizzate non sono egualmente valide per tutte le specie di uccelli acquatici. Per quelle specie abituate a sfruttare anche altri ambienti oltre alle zone umide, come i Laridi (Gabbiano comune, ecc.), o specie che si disperdono molto sul territorio come il Cormorano e alcuni Ardeidi, ma abituate a radunarsi in zone umide per costituire dormitori comuni (detti "roost"), vengono privilegiati i rilevamenti ai dormitori, e non la distribuzione diurna. Essa, infatti, è da ritenersi troppo variabile e poco efficace per una valutazione dell'entità della popolazione. I conteggi effettuati in alcune località minori, oppure in tratti di fiume contigui, sono stati raggruppati in macrozone, secondo la attuale codifica INFS.

L'elenco delle zone umide censite, con relativo codice di identificazione, è riportato in Tab. I.

Tabella I. Elenco codici zone umide "Parco Oglio Sud"

Codice Nome Descrizione Rilevatore/i
MN0801 Torbiere di Marcaria Incl. Garzaia di Marcaraia Maffezzoli, Sarzi Sartori, Savio, Sudati, Tenedini
MN0905 F. Po, Borgoforte-Dosolo e confl. F. Oglio F. Po da ponte ferrov. Borgoforte a Dosolo; F. Oglio da confl. Po a ponte SS420 Gazzuolo; Fossola; Lanche di Zizzolo Maffezzoli Sarzi Sartori, Savio, Tenedini
CR0403 F. Oglio, Isola Dovarese-Seniga F. Oglio da ponte di Isola Dovarese a ponte Seniga; Lanca di Gabbioneta Foina
CR0404 F. Oglio, Bozzolo-Isola Dovarese F. Oglio da ponte SS10 di Bozzolo a ponte strada prov. Di Isola Dovarese; Le Bine Arrigoni, Feltrami, Sonetti, Castellucchio, Gilberti, Maffezzoli, Pellini, Poli G., Poli L., Savio
CR0404 F. Oglio, Gazzuolo-Bozzolo F. Oglio da ponte SS 420 di Mazzuolo a ponte SS 10 di Bozzolo Maffezzoli, Tenedini

Come stabilito dalle procedure comunicate dall'INFS, nella compilazione delle schede standardizzate è stata riportata la distribuzione diurna degli individui. Per le specie che richiedono anche conteggi serali al dormitorio (es. Cormorano, Airone bianco maggiore, ecc.), i totali serali sono stati riportati solo nello spazio per le note. Nella presente relazione invece unitamente al resoconto generale per le specie che presentano tale abitudine è stata redatta una tabella aggiuntiva riguardante i conteggi serali ai dormitori. Nel resoconto generale è stato comunque considerato il numero massimo tra il conteggio diurno e quello al roost, come presenza totale delle specie.

 Vengono considerati convenzionalmente "uccelli acquatici" tutte le specie indicate da Rose & Scott (1994). Ad esse sono state aggiunte alcune specie di Falconiformi ecologicamente dipendenti dalle zone umide e quindi anch'esse uccelli acquatici a pieno titolo, secondo la Convenzione di Ramsar (Serra et al., 1997). Tutte le specie sono indicate sulla scheda standardizzata (allegato 2). Il confronto dei risultati della presente indagine, sarà riferito inevitabilmente alle relazioni analoghe riguardanti i censimenti degli anni precedenti (Maffezzoli, 2002; Maffezzoli, 2003).

Risultati

Le specie censite sono 20, appartenenti a 7 ordini e 8 famiglie per un totale di 4.182 individui.

Gli ordini più rappresentati, come numero di specie, sono quelli dei Ciconiiformes (5 specie: Tarabuso, Airone guardabuoi, Garzetta, Airone bianco maggiore, Airone cenerino), e dei Charadriiformes (5 specie: Pavoncella, Gabbiano comune, Gabbiano reale, Piro piro piccolo e Beccaccino).

Come numero assoluto di individui, invece, l'ordine più rappresentato è quello dei Charadriiformes (1365 ind.); il 67,5%% di essi è costituito dal Gabbiano comune (921 ind.), seguito dalla Pavoncella (30,4%, 415 ind.). Segue come ordine quello degli Anseriformes con il Germano reale come specie più rappresentata (1207 ind.).

La specie più rappresentata è il Germano reale con 1207 ind., seguito dal Gabbiano comune con 921 ind., dal Cormorano con 755 ind. e Pavoncella, 415 ind..

La zona umida che ha fatto registrare il maggior numero di presenze sia assolute che di numero di specie, è il tratto Fiume Po, Borgoforte è Dosolo e confluenza Fiume Oglio (1344 ind., 14 specie), seguita dal tratto Fiume Oglio, Bozzolo è Isola Dovarese, (948 ind., 11 specie).

Censimenti ai dormitori

L'importanza di localizzare e censire alcune specie ai dormitori è sottolineata dal confronto tra i conteggi diurni e quelli ai dormitori per alcune specie: ad esempio il numero totale degli aironi bianchi maggiori contati nei roost presso un esiguo numero di zone umide, è superiore a quello rilevato in tutte le altre zone umide della regione.

La consistenza numerica risultante dai conteggi ai roost risulta inaspettata, se confrontata con le presenze diurne. Tenere monitorati i dormitori permette di aver una visione più vicina alla possibile consistenza reale, al fine di applicare concrete e più idonee misure gestionali.

In linea con gli anni precedenti, i conteggi ai roost all'interno del territorio del parco hanno avuto buon successo. Dalla lettura del resoconto 2003 del censimento IWC della Regione Lombardia, si riconferma che i rilevamenti dei dormitori di Ardeinae (Airone guardabuoi, Garzetta e Airone bianco maggiore), sono quasi una peculiarità esclusiva delle nostre zone codificate: su 6 zone regionali lombarde dove sono stati censiti dormitori di Ardeinae (anno 2003), 3 risultano all'interno del Parco Oglio Sud, 2 nel Parco del Mincio. I risultati del 2003 evidenziano come la popolazione svernante delle tre specie considerate, supportata dal Parco Oglio Sud, sia rilevante nel contesto regionale. Per l'Airone bianco maggiore i totali corrispondono al 38,6% del totale regionale stimato in 479 ind.; per Garzetta al 22,8% (su 523 ind. totali); per l'Airone guardabuoi al 60% (su 145 ind. in tutta la regione) (cfr. Vigorita et al., 2003). I risultati di quest'anno confermano l'aumento generale delle presenze di Ardeinae registrato già negli anni precedenti (Tab. II ). L'aumento rispecchia l'andamento evidenziato più in generale in provincia di Mantova e a livello nazionale ( cfr. Maffezzoli L. & Grattini, 2002).

Tab. II. Ardeinae - Conteggi ai dormitori

Tab. II a. Airone bianco maggiore

Roost (codice zona) 2002 2003 2004
MN0801   40 13
MN0905   10 23
CR0404 128 97 129
CR0405 17 4 185
Totali 145 151 185

Tab. II b. Garzetta

Roost (codice zona) 2002 2003 2004
MN0801  
32
MN0905  
8 5
CR0404 57 43 98
CR0405 6 6 16
Totali 63 89 119

Tab. II c. Airone guardabuoi

Roost (codice zona) 2002 2003 2004
MN0801   9 20
MN0905    
CR0404 1   64
CR0405 1   3
Totali 2 9 87


Considerazioni su alcune specie e/o gruppi di specie

Cormorano, Phalacrocorax carbo
Il totale di 755 ind. si riferisce alla somma delle presenze ai dormitori (701 ind.) piè un conteggio del tratto di fiume Gazzuolo-Bozzolo (54 ind.). Come dormitorio principale viene riconfermato quello di Sabbioni (450 ind.), dove il conteggio risulta superiore agli anni precedenti, e riunito in un unico nucleo su pioppo coltivato sulla destra orografica dell'Oglio nei pressi di Bocca Bassa. Il dormitorio presso Gazzuolo quest'anno è scomparso. Calata ma di poco la consistenza del dormitorio nel tratto di fiume Isola Dovarese-Seniga si è passati da 110 ind. a 95. Nel tratto Bozzolo-Isola Dovarese viene confermata la presenza di 2 dormitori, uno presso Le Bine, l'altro presso Mosio, registrando un incremento da 123 (2003) a 156 ind., suddivisi rispettivamente in 104 ind. (Le Bine), e 52 ind. (Mosio).

Quest'anno la presenza ai roost è leggermente calata (da 725 a 701 ind.) così come il numero dei dormitori è passato da 6 a 4. Lo scambio numerico di individui tra i dormitori, osservato e possibile nell'arco del periodo utile ai censimenti, potrebbe aver falsato leggermente i dati causando una sottostima degli individui realmente presenti.

Tarabuso, Botaurus stellaris
I La specie è stata osservata lungo il canale Bogina (1 solo ind.), mentre mancano osservazioni per le abituali zone di rilevamento: Torbiere di Marcaria e Le Bine. Occorre comunque rammentare che in generale le specie a comportamento elusivo sono soggette a sottostime e la loro presenza puù facilmente non venire rilevata.

Airone guardabuoi, Bubulcus ibis

Vedi paragrafo "Censimenti ai dormitori".

Airone bianco maggiore, Casmerodius albus
Vedi paragrafo "Censimenti ai dormitori".

Pavoncella, Vanellus vanellus
Il buon numero di presenze (415 ind.) è frutto dell'osservazione di un paio di gruppi consistenti (circa 200 ind. l'uno) in alimentazione in alcuni campi fuori golena. Le fluttuazioni riscontrate negli anni rientrano nelle forti variazioni numeriche registrate a livello nazionale. Inoltre bisogna considerare che, per specie come la Pavoncella che frequentano anche altri ambienti oltre alle zone umide, i conteggi dei censimenti invernali sono rappresentativi solo degli ambienti censiti, e possono allontanarsi di molto dalla reale consistenza (Serra et al., 1997).

Gabbiano comune, Larus ridibundus
Consistente la presenza (921 ind.) frutto di 2 stormi di circa 400 ind., osservati in alimentazione nella Ris. Nat. Torbiere di Marcaria e nel tratto di fiume Gazzuolo-Bozzolo.

Albanella reale, Circus cyaneus
La specie, ovviamente non appartenete direttamente alla categoria degli uccelli acquatici, è inserita nella lista delle specie da censire in quanto ecologicamente dipendente dagli ambienti umidi. Il numero di individui osservati è interessante (12 ind. totali, 4 in dormitorio), considerando anche che la specie risulta di non facile rilevamento per le abitudini solitarie e per il fatto che frequenta anche altre zone oltre agli ambienti umidi. Il totale rappresenta il 30% dell'intera popolazione censita nel 2003 in Lombardia stimata in 40 ind. (cfr. Vigorita et al., 2003).


Considerazioni sulle zone censite e sull'attività di censimento

Vengono riconfermate le presenze maggiori di uccelli nella zona codificata corrispondente alla porzione più meridionale del parco (tratto fiume Po da Borgoforte a Dosolo e confluenza fiume Oglio fino a Gazzuolo).

Nonostante il numero totale di uccelli sia il più alto registrato dal gennaio 2002, un'attenta lettura dei dati mostra quello che in realtà è apparso subito ai rilevatori che hanno effettuato i censimenti. I dati sono consistenti per l'elevato numero di presenze di specie la cui osservazione è di plausibile carattere fortunoso (es. Gabbiano comune 921 ind., Pavoncella 415 ind.) e trattasi di specie comuni e/o "banali". Togliendo dal censimento i conteggi di questi grossi stormi, e considerando la completa assenza di specie rare o particolari e l'esiguo numero di specie totali osservate (20 specie contro le 25 del 2002 e 27 del 2003), i dati perdono molto di valore e confermano la sensazione che i rilevatori hanno maturato sul campo. I fattori che hanno influenzato negativamente i censimenti possono essere così riassunti:

  • attività venatoria: ai rilevatori è apparso subito preoccupante, al fine dell'attendibilità del censimento, il disturbo provocato dall'attività di caccia diretta ed indiretta osservata nel tratto di Po censito e da Foce Oglio fino a Canneto. Presenza di capanni fissi, sagome per attirare gli anatidi, in quasi tutte le anse del fiume idonee ad essere utilizzate dagli uccelli acquatici come zone di rifugio e alimentazione. Attività di addestramento cani, nonché il disturbo diretto degli spari, sono tra le cause che hanno influenzato i conteggi;
  • presenza antropica di vario tipo: nei week-end utili al conteggio, forse anche per le giornate di sole che li hanno caratterizzati, è stata rilevata una grande fruizione degli argini del fiume Oglio da parte di più persone e con ogni mezzo (auto, biciclette, a piedi). Pur comprendendo che le bellezze naturali per essere apprezzate devono essere "vissute", ciò non toglie che ai fini del censimento le grandi presenze sono risultate negative. Bisogna tenere in considerazione anche il fatto che quasi tutti gli argini del fiume sono facilmente praticabili, che l'ampiezza del fiume e quella tra gli argini è molto scarsa, che spesso la fruizione è al limite della legalità, se non al di fuori (transito veicolare in zone interdette, cani lasciati "scorrazzare" in zone di riserva, ecc.), e che in generale risulta diffusa una maleducazione e un non rispetto dei beni naturali. (in poche parole: fruitore si, ma ben educato!);
  • attività demaniale di sistemazione sponde: nel periodo del censimento, o poco prima, le sponde del fiume sono state oggetto di una opera di sistemazione e pulitura da parte del magistrato alle acque. Tali attività hanno sicuramente influito negativamente sulle presenze faunistiche del periodo.

Anche quest'anno l'entusiasmo dimostrato e la positiva partecipazione di un buon numero di rilevatori, ha permesso di monitorare egregiamente i territori del parco. L'esperienza acquisita sul campo, grazie ai censimenti passati, ha reso più efficaci i rilevamenti ed ha permesso di dedicarsi con più attenzione a quelle zone che per vari motivi erano state indagate in passato solo marginalmente.

Ringraziamenti

Ringrazio vivamente tutti i rilevatori, il Direttore del Parco Oglio Sud dr.ssa Susanna Perlini per la disponibilità dimostrata, gli amici del Gruppo Mantovano di Ornitologia.

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