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Bozzolo

Provincia: Mantova Regione: Lombardia | Localizza sulla mappa
Sito ufficiale: www.comune.bozzolo.mn.it

Cenni storici

Bozzolo, sotto il nome latino di Vaudiolo, Vauxiolo piccolo guado, compare già in atti notarili del IX e X secolo; nel 949 è definito castrum, cioè luogo fortificato, accanto cui sorgono trenta case. Nel medio evo Bozzolo è sotto il controllo politico del Comune di Cremona e appartiene tuttora alla diocesi Cremonese. Nel periodo che va dal XII al XIV secolo è infeudato ad alcune grandi famiglie cremonesi: i Dovara, i Persico, i Cavalcabò.

Nei suoi dintorni nasce l'abbazia della Gironda, indipendente dal Vescovo di Cremona, attestata in epoca matildica da un'investitura del 1101.

Nel 1408 passa sotto i Gonzaga, Signori di Mantova e, nel 1478, entra a far parte di un condominio Signorile, che controlla Gazzuolo, San Martino, Rivarolo fuori (ora Mantovano), Commessaggio, Sabbioneta, Pomponesco, Isola Dovarese e Ostiano, autonomo rispetto ai Gonzaga di Mantova, dipendente solo dall'impero, assegnato per testamento da Ludovico Marchese di Mantova al figlio Giovan Francesco e ai suoi eredi. Le diverse terre, per ogni generazione, sono distribuite a membri di questa famiglia marchionale, che le governano e le abbelliscono. Ricordiamo i più importanti signori di Bozzolo. Vespasiano (1531-1591) risiede a Sabbioneta, di cui è anche Duca, tuttavia provvede a sostituire il vecchio castello medioevale di Bozzolo con una possente fortificazione dotata di baluardi a prova di cannone, demolita poi nel 1812. Giulio Cesare nel 1594 ottiene, dall'imperatore Rodolfo II d'Austria, per sè il titolo di Principe e per Bozzolo quello di città, che eleva al ruolo di capitale degli altri sei paesi del feudo. Crea una zecca, istituisce il mercato del venerdì che attira mercanti dai paesi vicini (il mercato continua nei giorni nostri sempre di venerdì) e riforma la pianta di Bozzolo con l'attuale sistema viario. Con lui la popolazione del piccolo centro raddoppia e nasce una nuova Parrocchia. Muore nel 1609 e gli succede Scipione che diventa Principe del Sacro Romano Impero e di Bozzolo. Istituisce l'ospedale e favorisce la presenza di numerosi ordini religiosi. Muore nel 1670 e gli succedono Ferdinando e Giovan Francesco che muore nel 1703 senza discendenti. Il principato in seguito è assegnato ai Gonzaga di Mantova fino al 1708, ai Gonzaga di Guastalla fino al 1746; all'Impero fino al 1771, quando la sua autonomia viene cancellata con l'annessione alla Lombardia austriaca. Per il biennio 1786-1788, sotto l'imperatore Giuseppe II, Bozzolo è anche capoluogo di provincia.

La storia successiva coincide con quella della Lombardia: nel 1848 è per pochi mesi sede del Commissariato straordinario per i servizi amministrativi e finanziari riguardanti le terre mantovane liberate. Nel 1859 entra a far parte del Regno d'Italia.


Personaggi illustri

Don Primo Mazzolari, che a Bozzolo svolse per 27 anni il ministero sacerdotale, è sicuramente il figlio più illustre. Con i suoi numerosissimi scritti scuote ancor oggi tante coscienze per la sua continua attualità. Nacque a Boschetto di Cremona nel 1890. Fu cappellano militare durante la prima guerra mondiale. Negli anni tra le due guerre, i suoi scontri con il fascismo, i suoi scritti e la sua predicazione allargano la sua fama di prete scomodo. Partecipò alla Resistenza e nel 1944 fu costretto alla clandestinità e alla fuga per sfuggire alla cattura. Nel 1949 fondò "Adesso" il suo quindicinale di impegno cristiano. Nel 1951 gli viene proibito dall'autorità ecclesiastica di scrivere e di predicare fuori dalla sua parrocchia. Nel 1957, però, l'Arcivescovo Montini lo invitò a predicare alla Grande Missione di Milano. Nel 1959 fu ricevuto in udienza da papa Giovanni XXIII che si rivolse con le parole "Ecco la Tromba dello Spirito Santo in terra mantovana". Morì nel 1959.

Giuseppe Paccini nacque a Bozzolo nel 1876. La mancanza della vista gli affinò l'innata sensibilità e accentuò la naturale disposizione per la musica. Fu pianista, organista e compositore. Lasciò due opere: L'Alessandra e la De Ruchette e numerosi altri lavori per pianoforte, violino e pianoforte, per organo, per organo e orchestra e coro. Un valente ma sfortunato artista morto a Bozzolo nel 1945.

Napoleone Caix, nato a Bozzolo nel 1845. Insigne filologo e critico, fu professore di lingue romanze presso l'università di Firenze e autore di notevoli studi di linguistica. Di eccezionale importanza è la sua opera Le origini della lingua poetica italiana. Altri suoi lavori sono il Saggio sulla storia della lingua e dei dialetti d'Italia, le Osservazioni sul vocalismo italiano, gli Studi di etimologia italiana e romanza. Muore a Bozzolo nel 1882. A Bozzolo in questi anni, si è sviluppata, attorno alla sua storia e ai suoi personaggi, una grossa produzione libraria. Fra tali opere, due si caratterizzano per la volontà degli autori di riscoprire la lingua dialettale. Il primo è il frutto di un lavoro di gruppo scolastico curato dalla professoressa Maria Teresa Balestreri Sòt da Baul raccolta di proverbi, filastrocche e soprannomi bozzolesi. Il secondo è una raccolta di poesie dialettali Poesie "Darent al fòch, sura penser" di Senatore Compagnoni.


Da vedere

Del passato rimangono importanti testimonianze; i resti dell'Abbazia Benedettina della Gironda del 1100; il Palazzo Municipale del XVI secolo; il Palazzo detto del Tribunale (fatto costruire 1584 da Vespasiano Gonzaga perchè diventasse ospedale, ma non lo fu mai, poi diventato Caserma è la Caserma Nera è sotto gli austriaci e sede del Tribunale col regno d'Italia); l'Oratorio di San Francesco fatto costruire nel 1604 da Giulio Cesare Gonzaga come Cappella Palatina; il Palazzo del Monte di Pietà, che risale a fine XVI secolo, ora sede della biblioteca e dell'Archivio Storico comunale; il Palazzo Piccioni, del XVII secolo; le Mura gonzaghesche di cui si conservano i lati settentrionale orientale (1618 è 1655); l'Oratorio dei Disciplini di origine quattrocentesca ma ricostruito nel XVII secolo; il Cimitero Ebraico aperto nel 1798; la Porta San Martino, neoclassica, eretta nel 1842 in sostituzione di una porta gonzaghesca del XVII secolo; il Teatro Comunale dell'architetto Vergani, inaugurato nel 1843, di cui rimane il neoclassico prospetto esterno.

Interessanti anche la chiesa della Trinità e la parrochiale di San Pietro dove è sepolto don Primo Mazzolari.

Bozzolo, San Pietro
Bozzolo, San Pietro
(foto di: Lella Rossetti)
 
Bozzolo, San Pietro
Bozzolo, San Pietro
(foto di: Lella Rossetti)
 
Bozzolo, Municipio
Bozzolo, Municipio
(foto di: Lella Rossetti)
 
Mura, Bozzolo
Mura, Bozzolo
(foto di: Lella Rossetti)
 
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