- SIC IT20B0005 - Torbiere di Marcaria
- SIC-ZPS IT20A0004 - Le Bine
La difesa e la gestione della fauna selvatica del parco è esercitata secondo le indicazioni contenute nel presente piano territoriale e nel piano di settore faunistico, che dovrà essere predisposto dall'ente gestore del parco avvalendosi della collaborazione delle Province, delle associazioni venatorie, piscatorie e protezionistiche.
Nelle aree a parco naturale è vietato l'esercizio della caccia ai sensi dell'art. 22, comma 6 della Legge 6 dicembre 1991, n. 394 e dell'art. 43, comma 1, lettera b) della legge regionale 16 agosto 1993, n. 26 e sono consentiti unicamente prelievi faunistici ed abbattimenti selettivi autorizzati dall'ente gestore, di cui all'art. 22, comma 6 della L. 394/91.
Nelle aree a parco naturale è prevista l'attività di addestramento cani e le gare cinofile senza sparo, previa presentazione di documentazione cartografica e dei periodi di attività e rilascio di nulla-osta dell'ente gestore del parco. Tali attività sono comunque vietate nel periodo 1 aprile-30 giugno e ad una distanza inferiore a duecento metri dal confine delle riserve naturali, ove tale attività non è consentita.
E' altresì consentita, previa sottoscrizione di accordo con le Province e con gli ambiti territoriali di caccia, l'attività di lancio e conseguente prelievo di fauna nelle aree di ripopolamento e cattura inserite all'interno del parco naturale.
La disciplina di dettaglio di tali interventi di controllo della consistenza faunistica è stabilita dal piano di settore faunistico di cui al precedente comma.
Nelle aree del parco regionale poste al di fuori del perimetro del parco naturale l'attività venatoria è disciplinata dalla l.r. 26/93; per tali aree i piani provinciali di cui agli art. 14 e 15 della stessa legge regionale sono approvati dalla Provincia interessata in conformità ai criteri per la difesa e gestione faunistica stabiliti dal piano di settore faunistico del parco, di cui ai precedenti commi.
Il piano di settore faunistico specifica, nel quadro delle finalità di recupero e di arricchimento del patrimonio naturalistico e ambientale del parco, le previsioni e le prescrizioni relative alla fauna stanziale tipica locale ed alla salvaguardia dell'avifauna migratoria.
Stabilisce, inoltre, le modalità di collaborazione, anche attraverso convenzioni, con le organizzazioni venatorie, le associazioni di protezione ambientale, i comitati di gestione degli ambiti territoriali di caccia, le aziende faunistico-venatorie e agri-turistico-venatorie presenti sul territorio, per il recupero o la riqualificazione faunistica.
Il piano di settore faunistico, in particolare: