- SIC IT20B0005 - Torbiere di Marcaria
- SIC-ZPS IT20A0004 - Le Bine
Il territorio del Parco Oglio Sud si estende, con ampiezza variabile da pochi metri ad oltre tre chilometri, lungo l'intero corso del fiume che va dall'affluenza del fiume Mella, al confine con il Parco Oglio Nord in comune di Ostiano (CR) alla confluenza con il fiume Po, nel quale l'Oglio si immette dopo un percorso di circa 70 chilometri, interessando la provincia di Cremona e Mantova, tra le quali il fiume segna, per lunghi tratti, il confine amministrativo.
Il paesaggio è fortemente caratterizzato dall'agricoltura dove la fitta rete idrica spesso segnata da fasce arbustive e filari, interrompe la serie ordinata dei coltivi. Le aree golenali spiccano nella campagna per le imponenti masse boscate dei pioppi e per le dense bordure a salice bianco che a volte si estendono fino a costituire vere e proprie boscaglie. L'alveo del fiume Oglio è caratterizzato da un andamento sinuoso a canale unico con meandri ben evidenti e sponde spesso ripide al cui piede emergono d'estate estese spiagge di sabbia.
E' un ente di diritto pubblico istituito con L.R. del 16 aprile 1988 numero 17.
Gli Enti locali interessati sono: Provincia di Cremona e comuni di Ostiano, Volongo, Pessina Cremonese, Isola Dovarese, Piadena Drizzona, Calvatone; Provincia di Mantova e comuni di Casalromano, Canneto sull'Oglio, Acquanegra sul Chiese, Bozzolo, Marcaria, San Martino dell'Argine, Gazzuolo, Commessaggio, Viadana.
Superficie totale 12.722 ha. Totale popolazione residente nei comuni del Parco al 2009: 65.350 abitanti.
Il ruolo del Parco, al di la dell'evidente finalità di conservazione del patrimonio naturale, che caratterizza ogni area protetta, è quello di funzionare come laboratorio per uno sviluppo sostenibile e per il restauro del paesaggio fluviale, nelle sue componenti naturali e culturali.
Restituire progressivamente la naturalità alle fasce fluviali significa infatti garantirne una maggiore efficienza come sistema ecologico e una maggiore attrattiva sia per chi vi abita che per i visitatori. Favorire un recupero del valore culturale del paesaggio significa far crescere negli abitanti un più forte senso di appartenenza.
Questa operazione è condotta dal Parco con la partecipazione diretta degli operatori agricoli, attraverso un variegato sistema di incentivi e contratti di gestione, con il coinvolgimento delle scuole che vengono guidate a utilizzare il territorio come palestra didattica all'aperto per l'osservazione scientifica, l'analisi territoriale, per attività di tipo espressivo-antropologico e progettazione partecipata e infine con le associazioni locali che collaborano attivamente all'animazione di feste ed eventi culturali.
Oltre al miglioramento dello stato di conservazione delle fasce fluviali, i risultati attesi sono la diffusione di professionalità nuove nel settore forestale e della rinaturazione e la crescita nella popolazione di una maggiore consapevolezza del valore ambientale e culturale del proprio territorio.