- SIC IT20B0005 - Torbiere di Marcaria
- SIC-ZPS IT20A0004 - Le Bine
A valle del Ponte di Barche di Torre d'Oglio, in riva destra verso Cizzolo, là dove il Po e l'Oglio si contendono il letto fluviale, si impone il bosco golenale a salice bianco più vasto del territorio del Parco, sopravvissuto alla quasi totale conversione dei terreni alle coltivazioni del pioppo. Qui si mantiene l'habitat naturale per vari animali, in particolare uccelli che prediligono gli ambienti forestali di ripa e che popolano i "sabbioni" che caratterizzano la foce, tra i quali, non è raro osservare il cavaliere d'Italia.
Quest'area è una Z.S.C. (Zona Speciale di Conservazione). La zona di protezione è stata ampliata negli ultimi anni, visto che il grande fiume sta erodendo la sponda sulla quale sorge il saliceto, diminuendo di anno in anno l'ampiezza di questo habitat. L'ampliamento della ZSC si è diretto sulla sponda opposta del Po dove, su un'area demaniale, si sta formando un nuovo saliceto. Per "aiutare la natura" nel compito di riportare boschi ripari, il Parco prima attraverso il progetto DemOS nel 2004, poi in collaborazione con i Comuni interessati nel 2007, ha realizzato nuovi imboschimenti naturalistici che hanno portato un aumento dell'area boschiva. Nell'inverno 2014/2015 si è realizzato un intervento di manutenzione forestale straordinaria con lo scopo di eliminare le specie alloctone invasive e di rinfoltire i salici.